Colecistectomia laparoscopica: cos’è?
La colecistectomia laparoscopica è uno degli interventi oggi più frequentemente ed ubiquitariamente eseguiti. È stato anche il primo intervento chirurgico laparoscopico la cui tecnica sia stata standardizzata dal momento in cui Philippe Mouret, nel 1987, lo realizzò per la prima volta, inaugurando così l’era della chirurgia mininvasiva.
Il motivo della sua diffusione è legato all’elevata frequenza della principale malattia della colecisti, la calcolosi, detta anche colelitiasi. La patogenesi di questa malattia è multifattoriale; tipicamente viene descritta come “la malattia delle 4 F” (female, forthy, fatty, fertility), essendo più frequente nelle donne sovrappeso od obese, intorno ai 40 anni e fertili. Anche l’uso di contraccettivi orali, l’alimentazione ricca in grassi animali e sali di calcio, ed alcune malattie come il diabete, la cirrosi epatica od il morbo di Crohn si associano ad un aumento nell’incidenza della calcolosi della cistifellea.
Malattie della colecisti e colecitectomia laparoscopica
Spesso la colelitiasi è asintomatica, o si presenta con aspecifici segni di dispepsia (intolleranza ai cibi grassi, senso di pesantezza postprandiale, nausea…); oppure può dare episodi dolorosi molto intensi – le coliche biliari – localizzati prevalentemente in epigastrio (“la bocca dello stomaco”) od ipocondrio destro (la regione addominale localizzata subito sotto il bordo costale destro), non di rado con irradiazione alla scapola destra. Una colica biliare è espressione, generalmente, di un evento infiammatorio della colecisti, la colecistite, che, se di intensità particolarmente elevata, può necessitare di un intervento chirurgico d’urgenza. I calcoli dalla cistifellea possono passare nel coledoco, il canale che trasporta la bile dal fegato all’intestino: in questo caso la bile non può più essere eliminata e si accumula nel sangue e nei tessuti, dando luogo ad una pigmentazione giallognola della pelle, delle mucose e delle sclere nota come ittero colestatico.
La calcolosi del coledoco viene in genere trattata per via endoscopica, introducendo mediante una specie di gastroscopia delle sonde nella via biliare ed asportando così i calcoli.
La colecistectomia laparoscopica: uno degli interventi più eseguiti al mondo…
La colecistectomia laparoscopica, come si è detto, è tra gli interventi più realizzati al mondo (solo negli USA se ne contano più di 500.000 l’anno) e, se la colelitiasi non è complicata (ad esempio per la presenza di aderenze tra la colecisti e gli organi circostanti, o di un’infiammazione cronicamente riacutizzata che può rendere la colecisti molto dura e difficilmente maneggiabile…), è relativamente semplice e veloce. Il ricovero in genere è di una notte; dopo la dimissione, il paziente dovrà osservare per almeno 4 settimane una dieta povera di grassi, quindi potrà gradualmente riprende le sue normali abitudini alimentari.
In caso di quadri complessi come quelli prima accennati – aderenze, colecisti “a porcellana”, idrope, precedenti chirurgie addominali, soprattutto se a carico di stomaco o duodeno… – la realizzazione dell’intervento di colecistectomia laparoscopica deve essere affidata a chirurghi esperti, come quelli dell’équipe di Cuccomarino, MD. Essi riusciranno a valutare attentamente ed in ogni momento la situazione operatoria ed ad affrontarne con successo tutte le eventuali difficoltà, garantendo al paziente la migliore opzione terapeutica disponibile per il suo specifico caso.
Per saperne di più:
- Gallstones – Una pagina completa e dettagliata di informazioni per il paziente da uno dei siti leader in questo campo, Patient.info. In inglese.
- Laparoscopic gallbladder removal – Informazioni per il paziente sulla colecistectomia laparoscopica dalla Society of American Gastrointestinal and Endoscopic Surgeons. In inglese.