Cos’è la diverticolite?
La diverticolite origina dall’infiammazione dei diverticoli del colon. Un diverticolo è un’estroflessione “a dito di guanto”, una specie di sacchetto, che si localizza nella parete di un organo cavo come l’esofago, l’intestino tenue od il colon. Esistono diverticoli congeniti, cioè presenti dalla nascita, come il diverticolo di Meckel, che si trova nell’intestino tenue; ed acquisiti, cioè formatisi dopo la nascita, spesso in età adulta. I diverticoli del colon sono, appunto, acquisiti. I diverticoli acquisiti si formano in genere come conseguenza di un’aumento di pressione all’interno del colon: esistono, nella parete di quest’ultimo, delle aree di debolezza che all’aumentare della pressione intraluminale (ad esempio in seguito a stitichezza: le feci si accumulano e la pressione sulle pareti del colon aumenta…)si sfiancano e gradualmente si trasformano in diverticoli.
In genere i diverticoli si localizzano prevalentemente nell’ultima parte dell’intestino crasso (sigma e colon discendente), ma possono essere presenti in tutto il colon.
- malattia sintomatica non complicata: i pazienti soffrono di dolore addominale e spesso anche di disturbi della defecazione
- malattia sintomatica ricorrente (diverticolite ricorrente): i sintomi si presentano più volte ed ad intervalli di tempo spesso minori tra un evento e l’altro
- malattia complicata (diverticolite complicata): il paziente può eliminare sangue con le feci (rettorragia), avere importanti disturbi della canalizzazione, febbre, dolori addominali acuti ed intensi. Non raramente, è necessario in questi casi il ricovero ospedaliero ed un intervento chirurgico urgente.
Il termine DIVERTICOLITE indica, come prima accennato, la comparsa di un’infiammazione acuta dei diverticoli nei pazienti con malattia diverticolare; ne soffre il 10% della popolazione al di sotto dei 40 anni, il 30-40% al di sopra dei 60 anni e il 60% degli ultraottantenni, con una leggera prevalenza del sesso femminile rispetto a quello maschile. I pazienti raccontano in genere di una lunga storia di stitichezza, e presentano frequentemente un dolore addominale acuto, localizzato prevalentemente nella zona inferiore sinistra dell’addome, febbre ed importanti disturbi di canalizzazione.
- Nei casi di MALATTIA NON COMPLICATA gli esami normalmente si esegue una colonscopia e/o una colonscopia virtuale o colono-TAC che nell’insieme, oltre a consentire di fare diagnosi, permettono di discriminare la malattia diverticolare da altre patologie del colon, come il cancro, la colite, la malattia di Crohn.
- Nei casi di DIVERTICOLITE RICORRENTE, la colonscopia deve essere affiancata da una TAC dell’addome che fornirà indicazioni sulla localizzazione del processo infiammatorio, sull’estensione al di fuori del colon e sull’eventuale presenza di altre patologie addominali. In questi casi, l’esecuzione di una colonscopia virtuale consente di eseguire con un unico esame tanto lo studio del colon che della cavità addominale, riducendo inoltre il fastidio per i pazienti.
- Nella DIVERTICOLITE COMPLICATA la colonscopia non è indicata, perchè l’infiammazione del colon aumenta il rischio di perforazione. In questi casi si esegue una TAC dell’addome con mezzo di contrasto.
Terapia della diverticolite
La terapia della malattia diverticolare può essere medica o chirurgica.
La terapia medica con antibiotici è indicata nei casi di primo attacco di diverticolite non complicata; circa 70% dei pazienti trattati non presenterà successivi attacchi e solo il 20% dei pazienti potrà sviluppare in futuro una complicanza. Invece, i pazienti che presentano attacchi ricorrenti hanno circa il 60% di rischio di presentare, nel tempo, complicanze quali il sanguinamento o la perforazione.
I pazienti destinati alla chirurgia sono quelli che hanno avuto almeno due attacchi di malattia diverticolare sintomatica documentati. Bisogna ricordare che ad ogni episodio ricorrente il paziente è sempre meno responsivo alla terapia medica. Non esiste alcun segno o sintomo predittivo che può dare informazioni sulla insorgenza o sulla severità di un futuro attacco. Vari studi sono a favore della necessità dell’intervento precoce nei pazienti di età inferiore a 50 anni. Spesso la diagnosi, in questi casi, è misconosciuta e nei due terzi di essi la malattia esordisce con una complicanza che richiede subito un intervento chirurgico urgente. Viene perciò raccomandato l’intervento chirurgico in elezione già dopo il primo episodio diverticolitico, anche se non complicata, sulla base di una verosimile maggiore “aggressività” naturale della malattia stessa negli individui giovani.
La chirurgia della diverticolite
La chirurgia della diverticolite consiste nell’asportazione del tratto di intestino interessato dalla malattia e della prima porzione del retto, per eliminare la zona di maggior resistenza localizzata al passaggio tra sigma e lo stesso retto che oggi è riconosciuta essere la causa delle recidive postoperatorie.
Il trattamento chirurgico della diverticolite può essere eseguito per via mininvasiva in laparoscopia, in questo caso però necessitando di un’équipe chirurgica con grande esperienza nella laparoscopia avanzata.
Per saperne di più:
- Diverticula (including Diverticulosis, Diverticular Disease and Diverticulitis) – Da Patient.info, sito leader in lingua inglese per la comunicazione e l’educazione dei pazienti, una revue chiara ed esaustiva per i pazienti che soffrono di malattia diverticolare. In inglese.
- Diverticulitis – Informazioni sulla diverticolite per il paziente. Dalla Mayo Clinic. In inglese.
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