Tumore del colon: una overview…
Il tumore del colon è uno dei tumori più diffusi in Italia; ogni anno, nel nostro Paese, vengono diagnosticati 30.000 nuovi casi di questa patologia.
Il colon è uno degli organi che costituiscono l’apparato gastroenterico. Nell’insieme, gli organi dell’apparato gastroenterico si occupano di digerire il cibo ed assorbire le sostanze nutrienti ed i liquidi in esso contenuti, eliminando i prodotti non assimilabili con le feci. Il colon si occupa principalmente di assorbire i liquidi e di condurre le feci che risultano da tale processo fino al retto, da dove vengono eliminate.
Il tumore del colon nasce da cellule normali che si trasformano in cellule maligne. La moltiplicazione incontrollata di tale gruppo di cellule provoca la formazione di un tumore, ovvero di una massa della parete del viscere, che può sanguinare, occupare completamente la sua cavità dando origine ad un’occlusione intestinale, ed invadere i tessuti vicini. Le cellule maligne, inoltre, possono diffondersi a distanza attraverso i vasi linfatici od il circolo sanguigno, provocando delle metastasi.
Il tumore del colon è la terza causa di morte per cancro nei Paesi Occidentali; tuttavia, se viene diagnosticato precocemente, la possibilità di curarlo oggi è molto elevata.
Come si sviluppa il tumore del colon?
Il tumore del colon nasce da un piccolo tumore benigno, chiamato polipo, che può svilupparsi nella mucosa del colon.
La probabilità che un polipo diventi un tumore maligno varia a seconda delle sue caratteristiche istologiche. In tal senso, si riconoscono tre tipi di polipi:
- Polipi adenomatosi: sono lesioni precancerose; a loro volta, si dividono, in ordine crescente di malignità, in adenomi tubulari, tubulo-villosi e villosi.
- Polipi iperplastici: queste lesioni sono considerate benigne
- Polipi infiammatori: benigni.
I polipi possono essere identificati ed asportati con una colonscopia: ciò è sufficiente a prevenire la crescita di un cancro. La trasformazione di un polipo in cancro è un processo lento, che può impiegare più di 10 anni di tempo: per cui il ricorso, secondo protocolli ben definiti, alla colonscopia è il miglior sistema per prevenire l’insorgenza del tumore del colon.
Circa il 90% dei polipi vengono identificati ed asportati nel corso della colonscopia; il restante 10% è costituito da lesioni piatte, difficilmente identificabili ed asportabili, che quindi hanno un elevato rischio di dare origine ad un tumore del colon.
Le principali Società internazionali di Gastroenterologia e Chirurgia Colorettale raccomandano ai pazienti che non abbiano una storia familiare positiva od altri fattori specifici di rischio per il tumore del colon di iniziare la prevenzione sottoponendosi a colonscopie periodiche a partire dai 50 anni.




Fattori di rischio per il tumore del colon
GENERICI
- Età superiore a 60 anni
- Etnia afroamericana od est-europea
- Storia personale di neoplasia in altre parti del corpo
- Storia familiare di tumore del colon
- Polipi del colon
- Rettocolite ulcerosa
- Fumo di sigaretta
- Obesità
- Uso di alcoolici
- Dieta ricca in grassi animali e povera in fibre
EREDITARI
- Poliposi adenomatosa familiare
- Tumore del colon e del retto ereditario non-poliposico (HNPCC)
- Sindrome di Muir-Torre
- Sindrome di Turcot
- Sindrome di Peutz-Jeghers
- Sindrome della poliposi giovanile




Prevenzione del tumore del colon
L’adozione di corretti stili di vita può ridurre significativamente il rischio di sviluppare un tumore del colon. La principali raccomandazioni sono:
Modificare la dieta, arricchendola di frutta, verdura, fibre ed acqua. Ciò facilita il transito e l’eliminazione delle feci, riducendo il contatto della mucosa del colon con sostante potenzialmente cancerogene. Inoltre, i vegetali e la frutta sono un’importante fonte di vitamine ed antiossidanti. L’insufficiente apporto di vitamina C, E, D ed A è correlato ad un aumento del rischio di sviluppare il tumore del colon. Allo stesso modo, un eccessivo consumo di carne rossa e grassi di origine animale sembra essere correlato ad un aumentato rischio di sviluppare il tumore.
Fare esercizio fisico. Ciò aumenta la velocità del transito dei prodotti della digestione nel colon, e riduce l’esposizione della mucosa colica a sostanze potenzialmente cancerogene, oltre a migliorare l’afflusso di sangue verso l’organo stesso. L’American Cancer Society raccomanda di svolgere almeno 30 minuti di attività fisica al giorno.
Limitare l’uso di alcolici
Smettere di fumare
Sottoporsi regolarmente a colonscopia, a partire dai 50 anni se non si ha una familiarità per tumore del colon. In caso di familiarità, bisognerebbe sottoporsi alla prima colonscopia ad un’età di 10 anni inferiore a quella del familiare con tumore all’epoca della prima diagnosi.




Sia i polipi che il cancro del colon sono assolutamente asintomatici negli stadi iniziali della malattia, quando la loro cura radicale è più semplice. Si tratta di una malattia che può essere prevenuta o curata se diagnosticata precocemente, il che si ottiene sottoponendosi ai programmi di screening.
– La colonscopia viene eseguita introducendo attraverso l’ano un tubo sottile e flessibile, che, quasi sempre, permette all’endoscopista di visualizzare tutto il colon e, nel caso siano visualizzati dei polipi, di asportarli. L’esame dura in genere una ventina di minuti, implica una preparazione ed è un po’ fastidioso, tant’è che spesso viene eseguito con il paziente sedato. A volte, in caso di particolari conformazioni anatomiche del colon, l’esame non può essere portato a termine.
– La colonscopia virtuale è un esame radiologico: il paziente esegue una TAC dell’addome e, con un software speciale, viene ricostruisce l’immagine tridimensionale del colon. È un esame molto dettagliato che consente di visualizzare polipi a partire dai 6 mm di diametro (sicuramente benigni). È, inoltre, un esame molto veloce, e non limitato, al contrario della colonscopia tradizionale, dalla presenza di particolari conformazioni anatomiche del colon. Anch’esso necessita di una preparazione e non è fastidioso per il paziente.
Il sangue occulto nelle feci è uno dei comuni esami di screening e consiste nella ricerca della presenza di sangue nelle feci. Se il sangue è presente, il paziente viene indirizzato all’esecuzione di una colonscopia. Si tratta di un esame poco specifico e poco sensibile: se, infatti, il sangue è presente, può derivare da molte cause (ad. es. da diverticoli o da emorroidi); se, al contrario, è assente, non esclude che siano presenti dei polipi od anche un tumore del colon che non sanguina.
Sia la ricerca del sangue occulto che del DNA fecale sono prove assolutamente non invasive.
La stadiazione del tumore del colon
Se è presente un tumore del colon, è importante sapere a che stadio è, cioè fino a che punto invade la parete del colon e gli organi vicini, e se sia o meno diffuso ad altri distrtetti dell’organismo. La stadiazione del cancro del colon viene normalmente eseguita con una TAC dell’addome con mezzo di contrasto.
Si riconoscono quattro stadi a gravità crescente della malattia:
- – Stadio I: il cancro è limitato agli strati più interni della parete del colon
- – Stadio II: il cancro si estende agli strati muscolari, più esterni, della parete del colon
- – Stadio III: il cancro ha raggiunto i linfonodi
- – Stadio IV: il cancro ha dato metastasi ad altri organi




La chirurgia del tumore del colon
Il trattamento dipende dallo stadio, ma la chirurgia è sempre contemplata. L’intervento può essere preceduto e / o seguito da radio- o chemioterapia, e consiste nell’asportazione di un tratto del colon contenente il tumore, la cui lunghezza è variabile a seconda della gravità dei casi. I chirurghi di Cuccomarino, MD realizzano molte decine di interventi per tumore del colon ogni anno, e sono specificamente formati nel trattamento di questa malattia. La chirurgia viene eseguita, salvo eccezionali controindicazioni, in laparoscopia ed utilizzando tutte le tecnologie più moderne, in maniera che il trauma operatorio per il paziente sia minimo e che la dimissione possa essere il più precoce possibile. L’approccio al paziente è sempre multidisciplinare, in collaborazione con radiologi, gastroenterologi, anatomopatologi, radioterapisti ed oncologi, di modo da mettere a disposizione di chi soffra di tumore del colon una rete integrata di professionisti pronti a seguirlo in tutte le fasi della terapia.




Per saperne di più:
- Il tumore del colon-retto – Guida per il paziente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Chiaro e ben fatto, è la migliore risorsa in italiano per i pazienti.