La crioterapia delle emorroidi: pratica scientifica o autentica bufala?
La crioterapia delle emorroidi: scienza o mercato?
Cercare informazioni e consigli medici in Internet è davvero complicato per chi non sia un esperto della materia. Molto frequentemente, ci si imbatte in pagine, ospitate anche da testate nazionali prestigiose come il quotidiano La Repubblica (come nel caso di cui ora parleremo), che riportano un mix di notizie vere (anche se di qualità non eccelsa) e di autentiche “bufale”.
È il caso dell’articolo “Emorroidi nemiche delle ferie: debellare il problema è possibile” pubblicato nelle pagine di Roma del noto quotidiano.
Il titolo è davvero accattivante: che bello, forse posso mandare a quel paese ‘ste diavolo di emorroidi e passare delle ferie fantastiche! Se un medico potesse offrire una soluzione rapida, indolore e last minute di questo genere diventerebbe un benefattore dell’umanità, oltre che ricchissimo.
Purtroppo, una promessa del genere è, molto spesso, cialtronesca.
Ma torniamo all’articolo. La prima parte ci mette un po’ in ansia: problemi di salute che ci affliggono quotidianamente e non vanno in vacanza, ne soffre il 60% della popolazione oltre i 50 anni, tendono a peggiorare con le alte temperature, al mare o in montagna, fastidio con il quale alla lunga è impossibile convivere. Tutto vero, per carità: eccome se è vero, nessuno meglio di un coloproctologo, che ascolta ogni settimana centinaia di storie di pazienti disperati, lo può sapere.
Ma ecco, improvvisa giunge, luminosa e salvificante, la soluzione: fortunatamente, si tratta di un problema che “le nuove frontiere della medicina permettono di estirpare alla radice con interventi non invasivi”. Capperi, avrà pensato chi ne soffre: ed io sto qui senza fare niente?
In effetti, è vero che esistono trattamenti minimamente invasivi e molto efficaci per il trattamento della patologia emorroidaria. Ne abbiamo parlato anche noi, in vari articoli.
Tuttavia, leggendo le righe successive comincia a sorgere qualche dubbio, specie a chi ha un orecchio affinato. “Il dottor XY ci indica le linee guida da seguire per una dieta ideale… frutta, verdura, cibo integrale… due litri d’acqua… buona regola di non fumare”: come, tutto qui? Il povero paziente potrebbe cominciare a sentirsi deluso.
Ma no, attenzione: il dottor XY ci offre la soluzione salvifica: la CRIOTERAPIA DELLE EMORROIDI. La crioterapia delle emorroidi “si sta affermando come uno dei rimedi migliori e meno invasivi… dopo anni di studio e sperimentazione, il dottor XY ha sviluppato una particolare competenza in questo trattamento e adesso svolge la sua attività a Roma, oltre che a Milano, Bologna, Vicenza e Rimini… la soluzione ideale per dire addio alle emorroidi in pochi minuti… perchè convivere con un problema così fastidioso quando è possibile eliminarlo in modo semplice e indolore?”
Accidenti… penserà il paziente: questo non è un medico, è un santo. Il link al sito web del dottor XY ci consentirà di contattarlo senza problemi. E il famoso pulsantino “Like” di Facebook ci rivelerà che questo articolo ha entusiasmato ben 65.000 persone.
Complimenti dottor XY.
Peccato che sia una bufala.
La crioterapia delle emorroidi: verità e bufale
La crioterapia delle emorroidi non è tra i metodi previsti dalle linee guida internazionali sul trattamento delle emorroidi, raccolte dalla National Guidelines Cleringhouse del Dipartimento della salute del governo degli Stati Uniti – le linee guida più accreditate a livello mondiale, stilate, nel caso delle emorroidi, dalla American Society of Colon and Rectal Surgeons; che, al punto 4, ci dicono che la maggioranza dei pazienti con emorroidi di grado I, II e III può essere efficacemente trattata con procedure ambulatoriali quali la legatura elastica, la sclerosi e la coagulazione con infrarossi; e tra tutte, la legatura elastica è tipicamente la soluzione più efficace1 .
Ma se la crioterapia delle emorroidi è la soluzione più efficace, indolore e veloce com’è che i Proctologi americani non ne parlano? Sono pazzi? O noi italiani, e in particolare il dottor XY, siamo più bravi di tutti?
Il successivo articolo, del 2012, della National Guideline Cleringhouse2 fornisce una bellissima tabella sinottica sui migliori trattamenti in funzione del grado della patologia emorroidaria: ancora una volta, la crioterapia delle emorroidi è del tutto ignorata.
Ma andiamo avanti. I Professionisti sanitari hanno un’arma in più, davvero potentissima, per valutare la qualità dell’informazione medica: Medline, il database di tutti i lavori scientifici di un certo peso pubblicati al mondo (anch’esso curato dal governo USA, in particolare dalla US National Library of Medicine).
Se si inserisce nella casella di ricerca la chiave “cryotherapy of hemorrhoids”, gli articoli selezionati sono una sessantina, e quel che ci dicono è impressionante. Scegliamone qualcuno tra i più suggestivi:
– “Necessary and unnecessary treatment options for hemorrhoids”3: l’articolo è in tedesco, ma nell’abstract si legge: “Anal dilation, sphincterotomy, cryosurgery, bipolar diathermy, galvanic electrotherapy, and heat therapy should be regarded as obsolete given the poor or missing data reported for these methods.” Ossia: la dilatazione anale, la sfinterotomia, la CRIOCHIRURGIA … sono da considerarsi obsolete, data la scarsità od assenza di dati pubblicati per queste metodiche.
MA COME!!! ANNI DI RICERCHE… STUDI… CHE FINE HANNO FATTO?!?
– “Hemorrhoids: from basic pathophysiology to clinical management”4. Stavolta è un giornale davvero pesante, il World Journal of Gastroenterology (impact factor 3,80 nel 2015). Il testo dell’articolo è free, quindi possiamo leggerlo per intero: veniamo così a scopire che “diversi studi clinici hanno rivelato che essa (la crioterapia delle emorroidi) è associata a dolore prolungato, drenaggi maleodoranti ed un’elevata incidenza di persistenza della massa emorroidaria”5.
Wow, che successo.
Tornando all’articolo di Repubblica, esplorando bene la pagina web ci si accorge che, verosimilmente, è sponsorizzata dal dottor XY (“Contenuto offerto da dottor XY”, segue numero di telefono). Splendido esempio di pubblicità ingannevole: uno spot confezionato come se fosse un articolo scientifico, e zeppo di inesattezze ed informazioni non vere – pericolose oltretutto, orientando la scelta di una persona inesperta e sofferente verso un metodo clinico non validato dalla comunità medica internazionale, costoso e poco, per non dire nulla, efficace.
Meditate, signori, e informatevi prima di seguire i fuochi fatui – e i ciarlatani.